venerdì 24 giugno 2011

Roma, 22 giugno, Montecitorio: l'indignazione precaria fa male al potere.

Dopo le cariche e un corteo selvaggio, la piazza torna permanente e rilancia:
mobilitazione fino alla "manovra Tremonti", per costruire insieme lo sciopero precario.
Questa mattina centinaia e centinaia di precarie e precari dei più diversi settori, dalla scuola allo spettacolo alla Pubblica Amministrazione agli enti di ricerca ai servizi di trasporto agli istituti previdenziali, unitamente a studenti universitari e medi, migranti e senza casa, con la presenza del coordinamento delle lavoratrici e dei lavoratori autoconvocati, delle sigle del sindacalismo di base dall'USB ai COBAS all'USI e delle reti cittadine raccolte in Roma Bene Comune, hanno raccolto l'invito all'assedio dell'Italia precaria a Montecitorio lanciato dagli "In.dipendenti precari per la P.A." e dai Punti San Precario protagonisti della contestazione al ministro Brunetta insieme al coordinamento dei precari della scuola che ha installato il presidio davanti alla Camera dei deputati sin da sabato scorso. L'appello, lanciato dall'assemblea della "Indignazione precaria" già svolta in piazza Montecitorio domenica 19, era rivolto a segnare con un momento di verità una giornata politica particolare: quella della "verifica" della maggioranza di governo, all'indomani dell'incredibile approvazione del Decreto Sviluppo pur dopo il segnale univoco lanciato dalla maggioranza delle cittadine e dei cittadini con i referendum a difesa dei beni comuni e contro la cieca logica del profitto.
Così, come era stato annunciato e com'è stato giusto, l'indignazione ha preso la forma della collera durante l'intervento del capo di Brunetta, il presidente del Consiglio dei ministri Silvio Berlusconi nell'Aula di Montecitorio. Quel che il ministro della Funzione Pubblica aveva invitato i precari - "la parte peggiore dell'Italia" - a fare, e cioè "andare a scaricare cassette di frutta e verdura", è stato fatto: all'indirizzo d'un Palazzo della Politica che non ascolta il vento di mesi di lotte e mobilitazioni e delle piazze di tutt'Europa. Frutta e verdura sono volate oltre le transenne, i cordoni e i blindati di polizia e carabinieri posti a separare la piazza indignata dal luogo della decisione politica sulle nostre vite. La reazione è stata tanto prevedibile quanto non più sopportabile: laddove la collera delle precarie e dei precari si fa sentire, il potere scatena la forza. La piazza è stata invasa dai reparti antisommossa, chi esponeva il proprio corpo a difenderla è stato malmenato. Ma la piazza si è ricomposta in un corteo selvaggio che ha bloccato il centro di Roma da piazza di Torre Argentina a piazza Sant'Eustachio, è andato a bussare proprio alla porta del ministero di Brunetta e ha raccolto la solidarietà attiva delle lavoratrici e dei lavoratori autorganizzati dello spettacolo che occupano e fanno rivivere il Teatro Valle. Proprio lì, dietro il Senato, il tentativo di blindare i Palazzi con la soppressione del diritto al dissenso e a manifestare è tornato: ma il corteo, con l'intervento anche di senatori dell'opposizione, è riuscito a riguadagnare il sacrosanto diritto di tornare in piazza Montecitorio.
Questa piazza è adesso la nostra piazza: quella della presa di parola e della solidarietà delle precarie e dei precari, quelli che non sono rappresentati da nessuno e che se solo si fermassero bloccherebbero l'Italia. E' la piazza che fa risuonare la sempre più consapevole voglia di sciopero precario, lo sciopero del quale c'è bisogno, uno sciopero politico dentro e contro la precarietà che è lo strumento necessario e decisivo per ribaltare il piano della cosiddetta "austerità" e lo smantellamento di tutti i diritti e di tutte le garanzie.

La piazza resta e rilancia un percorso di mobilitazione in vista della prima manovra Tremonti in arrivo. L'appuntamento per tutte e per tutti, a Roma, è per il 1° luglio, con un'assemblea metropolitana di rilancio e continuità dell'Indignazione Precaria, verso un incontro nazionale di costruzione dello sciopero precario per l'autunno, al cinema teatro occupato Volturno, dalle 18 e 30.
Piazza dell'Indignazione Precaria, Montecitorio, 22 giugno 2011

martedì 21 giugno 2011

OGGI LA SFIDUCIA- TUTTI I PRECARI A MONTECITORIO

Piazza dell’indignazione precaria

Nella giornata di domani, martedì 22 giugno 2011, il Parlamento si riunirà, dalle ore 10:00, per la discussione e la votazione del Decreto Sviluppo.

I precari, già in presidio permanente da sabato pomeriggio, lanciano una nuova giornata di mobilitazione e chiamano tutti i cittadini a partecipare.

ESPRIMIAMO LA NOSTRA SFIDUCIA AL GOVERNO. DIAMO VOCE ALL’ITALIA MIGLIORE!!!

Programma della giornata

Ore 9:30 concentramento a Piazza Montecitorio

Ore 13:00 volantinaggio per le vie della città

Ore 19:00 monologo teatrale di e con Ulderico Pesce sul “Diritto allo studio”

Dalle ore 21.00 spettacolo musicale con gli artisti in occupazione al Teatro Valle e la partecipazione di Andrea Rivera

MERCOLEDì 23 IL PRESIDIO SI ALLARGA E CONTINUA


ttp://roma.repubblica.it/cronaca/2011/06/18/foto/precari_a_montecitorio-17901852/1/

http://www.youtube.com/watch?v=hVktr4WT8
os&feature=related
...
http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/med
ia/ContentItem-b0a8c106-da58-4413-b732-55fdcae4ec18-tg3.html#p=0

http://tv.repubblica.it/copertina/roma-i-precari-della-scuola-a-montecitorio/71041?video

http://roma.repubblica.it/cronaca/2011/06/18/news/la_protesta-17901819/?ref=HREC1-4

http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/11_giugno_18/precari-scuola-manifestazione-de-santis-190892266120.shtml

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/06/16/scuola-precari-di-nuovo-in-piazza-nessuna-prospettiva-per-il-futuro/118514/

http://www.tecnicadellascuola.it/index.php?id=32416&action=view

MONTECITORIO, PRESIDIO PRECARI CONTRO GOVERNO: IN PIAZZA FINO A 22
OMR0088 3 CRO TXT Omniroma-MONTECITORIO, PRESIDIO PRECARI CONTRO GOVERNO: IN PIAZZA FINO A 22 GIUGNO (OMNIROMA) Roma, 19 GIU - La piazza della «Indignazione precaria» si è aperta da poco a piazza Montecitorio con l'assemblea indetta dai precari della pubblica amministrazione e quelli della scuola, ma a cui hanno aderito i lavoratori del teatro Valle, occupato alcuni giorni fa, il comitato dei cassintegrati Alitalia e i punti San precario. «La piazza dell'indignazione precaria si svolge in 12 città italiane, Roma compresa - ha spiegato Cristian dei punti San Precario - da questa piazza chiederemo da oggi fino al 22 giugno le dimissioni di questo Governo, rimanendo in piazza a oltranza. Chiediamo il ritiro del decreto sviluppo, che verrà discusso il 21 in Parlamento, e ribadiamo che se si bloccano i precari si blocca tutto il Paese». Le modalità della protesta verranno discusse nell'assemblea. Sono previste una istallazione di tende e performance teatrali dei precari dello spettacolo. In piazza insieme ai precari anche i 4 cittadini in sciopero della fame da 16 giorni venuti da varie città che attraverso Facebook hanno lanciato la protesta per chiedere la riduzione del 450% stipendio politici, nuova legge elettorale e dimissione camere. Anche loro hanno istallato una tenda e due bandiere tricolore. gca 191954 GIU 11

PRECARI: SIT-IN IN PIAZZA MONTECITORIO A ROMA
CRO S43 QBXL PRECARI: SIT-IN IN PIAZZA MONTECITORIO A ROMA (ANSA) - ROMA, 19 GIU - Un sit-in di precari si è svolto dalle 14 alle 19.30 in piazza Montecitorio a Roma. I precari, un centinaio secondo le forze dell'ordine, facevano parte del comitato «Uniti contro i tagli della scuola pubblica». I docenti hanno convocato nel pomeriggio di oggi questa assemblea pubblica, in occasione della «giornata dell'indignazione precaria» indetta sia a Roma che e Milano. «Manifestiamo la parte migliore di questo Paese», hanno spiegato i manifestanti, facendo riferimento alle parole del ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta che, nei giorni scorsi, aveva detto «Siete l'Italia peggiore», rivolgendosi ad un gruppo di precari. (ANSA). DE 19-GIU-11 20:42 NNN

21 - 22 giugno 2011 -Piazza dell'indignazione precaria

Piazza dell'indignazione precaria

Martedì 21 dalle 18 e mercoledì 22 dalle 9 di mattina



Domenica 19 a Roma abbiamo dato vita alla piazza dell’Indignazione precaria che ha avuto il suo riflesso e connessione con diverse città che, da Milano a Bari, hanno dato appuntamento ai precari e alle precarie prendendo parola e dando finalmente in questo paese visibilità e protagonismo alla condizione diffusa e generalizzata della precarietà, lavorativa e sociale.

La piazza di Roma, viva e partecipata, ha coinvolto ieri più di cinquecento persone facendo incontrare precari e precarie, singoli citaddini ma anche tantissime esperienze di lotta, collettivi di precari, movimenti per il diritto all'abitare, centri sociali, sindacati di base, associazioni e reti nate sul web che si erano date appuntamento in questa scommessa collettiva dell’indignazione precaria, accogliendo l’appello europeo alla mobilitazione lanciato dalle piazze della Spagna e della Grecia in rivolta da settimane.

Già da sabato i precari della scuola erano in presidio permanente e la cooperazione nella lotta aveva permesso un primo incontro tra alcune vertenze significative come quella dei precari In-dipendenti per la PA protagonisti della contestazione a Brunetta insieme ai lavoratori precari dello spettacolo, anche loro da giorni in mobilitazione permanente con l’occupazione del Teatro Valle. Congiuntamente si è deciso di rilanciare la mobilitazione facendo diventare lo spazio politico comune di ieri una nuova sfida collettiva, quella di mantenere il presidio permanente davanti a Montecitorio fino al 22 promuovendo con ogni mezzo necessario una manifestazione manifestazione della rabbia precaria contro questo governo. Indiciamo quindi una mobilitazione diffusa e popolare per una due giorni di lotta. Già da domani la camera dei deputati sarà chiamata a votare l’approvazione del decreto sviluppo sul quale il governo ha posto la fiducia e noi saremo lì per manifestare la nostra indignazione, chiedendo il ritiro immediato del provvedimento. Anche per il giorno seguente mercoledì 22 l’assemblea ha deciso di lanciare da subito la mobilitazione davanti al Parlamento dove è previsto il voto di fiducia al governo relativamente alla verifica richiesta dal capo dello Stato dopo l’allargamento della maggioranza ai così detti Responsabili.
Noi saremo lì per sfiduciare questo Governo con un moto dal basso, sociale, costituente, per aprire una nuova stagione politica, che sia implicitamente anche una sfiducia anticipata a qualsiasi ipotesi di governo tecnico o di alternativa che sia, che voglia seguire le politiche di austerity imposte dalla Commissione europea che obbliga i singoli Stati a mettere in ginocchio i propri cittadini caricando sui precari, sui lavoratori dipendenti, sull’esercito delle partite IVA e sui pensionati il costo materiale della crisi provocata dalla speculazione finanziaria nel nome del neoliberismo della guerra e della precarietà. Che sia quindi una sfiducia all’intera classe politica corrotta e venduta alle sorti del mercato.

Chiediamo a tutti precari di esprimere la propria rabbia e indignazione per una due giorni di lotta che non dovrà più essere dimenticata.


Piazza romana x l'Indignazione precaria.

domenica 19 giugno 2011

CRESCE IL PRESIDIO DEI PRECARI UNITI CONTRO I TAGLI 20 - 21 - 22 giugno

CRESCE CRESCE IL PRESIDIO DEI PRECARI UNITI CONTRO I TAGLI

LUNEDì 20 PRESIDIO

MARTEDì 21 PRESIDIO: ore 18.00
Ulderico Pesce e il diritto allo studio

MERCOLEDì 22:
DISCUSSIONE DECRETO SVILUPPO PRESIDIO CON CONCENTRAMENTO ORE 9.30
P.ZZA MONTECITORIO


COMUNICATO STAMPA
Nel pomeriggio di sabato 18 giugno i PRECARI UNITI CONTRO I TAGLI hanno dato inizio al presidio permanente. Un gruppo di lavoratori precari della scuola presidierà giorno e notte piazza Monte Citorio; una docente precaria, Monja Marconi, inizia lo sciopero della fame.
Chiediamo il ritiro dei tagli iniziati con la legge 133 del 2008 che hanno peggiorato la qualità dell'insegnamento ed estromesso dalla scuola 150.000 lavoratori, tra docenti e ATA.
Chiediamo l'immissione in ruolo di tutti i precari nel rispetto della normativa europea che impone l'assunzione dopo tre anni di contratto a tempo determinato.
Alle 17.00 di domani convochiamo quindi un'assemblea pubblica rivolta a tutto il mondo del precariato, anche in occasione della giornata dell'indignazione precaria. Uniamo tutte le nostre forze contro il Decreto Sviluppo che sarà discusso alla camera mercoledì e che discriminando i precari della Scuola Pubblica Statale rischia di creare un pericoloso precedente da estendere a qualsiasi altro settore del precariato sia pubblico che privato.
Manifestiamo la parte migliore di questo Paese.

Precari uniti contro i tagli

giovedì 16 giugno 2011

18 GIUGNO -PRESIDIO PRECARI SCUOLA UNITI CONTRO I TAGLI P.zza Montecitorio

PRESIDIO
PRECARI SCUOLA UNITI CONTRO I TAGLI
P.zza Montecitorio

A sostenere la lotta dei precari della scuola
-sabato pomeriggio: "I Tarantolati" Pizzica dalla Puglia
-domenica pomeriggio: musica con La Murga
domenica sera: spettacolo con ULDERICO PESCE ore 20.00
e altri eventi che accompagneranno il presidio

Il DL sviluppo contiene norme che, contrariamente a quanto propagandato dal governo, contribuiscono ad affossare definitivamente i lavoratori precari della scuola. Si parla genericamente di un piano triennale di immissioni in ruolo senza fornire nessuna cifra, mentre viene invece chiarito che i precari della scuola non rientrano nella normativa europea che impone la loro assunzione dopo tre anni di lavoro. In compenso i tagli proseguono inesorabili: è in corso la terza tranche dei 150.000 tagli agli organici e degli 8 miliardi ai finanziamenti imposti dalla Finanziaria del 2008.
Per il ritiro degli 8 miliardi di tagli che peggiorano la qualità dell'insegnamento ed estromettono dalla scuola migliaia di lavoratori, per l'immissione in ruolo di tutti i precari, per il rispetto della normativa europea che impone l'assunzione dopo tre anni di lavoro, i precari della scuola scenderanno in piazza con un presidio davanti a Montecitorio che partirà il 18 Giugno alle ore 14. Invitiamo tutti i cittadini a partecipare senza bandiere o segni distintivi di sindacati e partiti politici. Chiediamo a tutti i precari che parteciperanno al presidio di non cadere nel bieco tranello della politica che mira ad alimentare divisioni tra lavoratori con false promesse corporative.
PRECARI UNITI CONTRO I TAGLI

mercoledì 8 giugno 2011

Fine anno scolastico pirotecnico

Fine anno scolastico pirotecnico.
Lunedì 6 giugno, sulla scalinata del ministero, un'agguerrita assemblea ha deciso i fuochi d'artificio a più riprese:

mercoledi 8, giovedì 9, venerdì 10 presidi di lunga durata contro i tagli, contro il degrado della scuola pubblica, per tre giorni dalle ore 17 alle ore 22 presidi affollati, colorati, rumorosissimi
sotto il ministero. Mamme e papà creativi, maestre scalpitanti, classi esibizioniste potranno portare le loro rappresentazioni di fine d'anno direttamente al Ministro. Il Governo e il Ministro in grave imbarazzo cincischiano con i numeri, noi non gli diamo tregua.
(con preghiera di diffusione urgente)
Massimo

PROGRAMMA

MERCOLEDI’ 8 GIUGNO

Ore 17.30 Musica popolare balcanica e altro con il Trio Cosacco di Daniele Mutino, Umberto Vitiello, Matteo Agostini

Ore 19.00 Laboratorio vocale aperto di Nora Tigges

GIOVEDI’ 9 GIUGNO

Ore 17.30 Spettacolo teatrale “La professoressa della Gelmini” di Federica Festa

Ore 19.00 “Cinne barbu mal rase” del teatro De Merode

VENERDI’ 10 GIUGNO

Ore 17.00 Percussioni di Anatole Tah (Costa D’Avorio)

Ore 19.00 Musica popolare con Lucilla Galeazzi

domenica 5 giugno 2011

Assemblea Scuole Elementari 6 giugno 2011 al Ministero

DOPO IL PRESIDIO DEL 31 MAGGIO

INDETTO DAL COORDINAMENTO SCUOLE ELEMENTARI DI ROMA

PER AVERE LE DOVEROSE CONFERME SUL RIPRISTINO DELLA LEGALITA’ NELLE SCUOLE E IL RISCONTRO CERTO SULLE PROMESSE RICEVUTE:


*“Non possono essere formate classi numerose (di 27/28 alunni);

*Le classi concesse a Tempo Pieno debbono funzionare con 2 insegnanti;

*le classi con alunni diversamente abili non possono avere più di 20 alunni;

*saranno assegnati gli insegnanti di sostegno necessari;

*in organico di fatto verranno assegnati gli insegnanti specialisti di Inglese”.


LA DELEGAZIONE, PER LA PRIMA VOLTA, NON E’ STATA RICEVUTA DAI DIRIGENTI DEL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE.

E’ UN FATTO GRAVISSIMO E VERGOGNOSO!

PER QUESTO, CI RIUNIREMO PROPRIO DOVE NON CI VOGLIONO E DOVE VENGONO PRESE LE DECISIONI.

E’ IL MINISTERO CHE AUTORIZZA LE CLASSI E I POSTI IN ORGANICO!

LUNEDI’ 6 GIUGNO DALLE ORE 17,00

ASSEMBLEA DEL COORDINAMENTO SCUOLE ELEMENTARI DI ROMA

AL MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
VIALE TRASTEVERE 76

Per decidere le nuove iniziative fino ed oltre il termine delle lezioni

Coordinamento Scuole Elementari di Roma

www.coselementariroma.it