giovedì 13 febbraio 2014

21 MARZO - GIORNATA DELLA DIGNITA' PRECARIA



21 marzo 2014
Senza i precari la scuola non funziona

Negli ultimi decenni abbiamo assistito ad un aumento esponenziale della percentuale di precari che lavorano nella scuola e contemporaneamente, a causa dei tagli e dell’allungamento dell’età pensionabile, ad una riduzione delle immissioni in ruolo. I precari costituiscono oggi un cuore pulsante per il funzionamento della scuola pubblica, senza il quale l’istruzione e la formazione per intere generazioni non sarebbe possibile e quindi il diritto di studio non garantito. Spesso noi stessi precari dimentichiamo l’importanza che il nostro lavoro quotidiano riveste per l’intera società civile, per le famiglie, gli studenti e per la formazione complessiva delle giovani generazioni del nostro Paese. Lo Stato italiano, invece che valorizzare questo fondamentale ruolo, si accanisce costantemente nei confronti di tutto il personale della scuola ed in particolare dei precari, attraverso tutta una serie di provvedimenti che manifestano negli atti e nelle intenzioni il più sprezzante cinismo.

Andiamo per ordine!
1) In qualunque parte di Europa, dopo tre anni di lavoro si viene stabilizzati. Nella scuola questo significherebbe garantire la continuità della didattica. La Corte di Giustizia Europea impartirà una multa contro lo Stato italiano se non stabilizzerà i precari in breve tempo. Lo Stato italiano preferisce pagare la multa e evitare le assunzioni, piuttosto che migliorare la qualità della didattica!

2) Nonostante il misero stipendio, che viene inoltre pagato per soli dieci mesi, il governo ha deciso di risparmiare sulle ferie non godute dai precari, abrogandone la monetizzazione, procedura precedentemente prevista in caso di cessazione del rapporto di lavoro e tuttora contemplata  per le altre categorie di lavoratori, anche precari. Pertanto ciò discrimina non solo i precari della scuola da chi è di ruolo, ma anche dai lavoratori, di altre categorie. A questo punto, dato che dobbiamo usufruire delle ferie, prendiamocele tutti il 21 marzo per verificare se siamo o meno indispensabili al funzionamento della scuola.

3) Mentre i governi riducono le spese per la scuola (proponendo addirittura l’eliminazione del quinto anno di scuola superiore!), le università in crisi speculano sulla pelle dei precari imponendo corsi a costi elevatissimi sfruttando la necessità di lavoro e le legittime ambizioni dei presenti e futuri precari della scuola.

Per queste ragioni ci rivolgiamo ad ognuno di voi colleghi, perché siamo consapevoli di quanto tenete alla dignità del vostro lavoro e degli sforzi che quotidianamente fate per sopperire alle carenze dell’amministrazione. Costruiamo da subito una campagna in tutte le scuole volta a dimostrare la centralità del nostro lavoro. Presentiamo tutti la domanda di ferie per il giorno 21 marzo. Esigiamo che il dirigente scolastico sottoscriva le ragioni per cui le ferie non ci saranno concesse e rendiamo palese in un’iniziativa pubblica che
a) il precariato rappresenta un’anomalia nella scuola e che la soluzione del problema è la stabilizzazione;
b) l’amministrazione entra in un’assurda contraddizione: ferie che non possono essere monetizzate, non possono essere nemmeno godute!

21 marzo: giornata della dignità precaria in tutte le scuole
Chiedi un giorno di ferie al tuo dirigente
e pretendi una risposta scritta in caso di diniego!

Coordinamento Precari Scuola Roma


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