mercoledì 6 luglio 2016

Sono solo anni di precarietà!


Non è l'elettrocardiogramma... o l'indice dei risparmi che non hai...


sono solo anni di precarietà!

sul concorso-porcata (lo avevamo detto.. e la cosa non ci fa sentire meglio!!!!):

Denunciamo:
  1. come si fa ad attribuire un punteggio senza griglie di valutazione?
  2. I ritardi nella pubblicazione del bando;
  3. i ripetuti errori negli elenchi dei candidati: prima inseriti per ordine cronologico, poi in ordine alfabetico, su sedi concorsuali lontane dalla provincia prescelta, addirittura in altre regioni;
  4. il cambiamento delle sedi concorsuali all'ultimo minuto, rendendo impossibile la partecipazione di tutti e tutte;

BASTA GRUPPI FACEBOOK,
LOTTIAMO TUTTI/E UNITI/E!!!
- assunzioni per tutti! I posti ci sono! Abolire la Fornero! Riconoscere le competenze acquisite attraverso il servizio!
  • RIAPRIRE LE GRADUATORIE PROVINCIALI: sono l'unico strumento trasparente e democratico funzionale all'accesso al lavoro;
  • AGGIORNARE LE GRADUATORIE DI III FASCIA: garantiscono il funzionamento delle scuole e l'accesso alle prime esperienze di lavoro a scuola;
  • RICONOSCERE GLI ANNI DI SERVIZIO: sono la vera scuola di formazione del personale, pertanto dopo 36 mesi si deve acquisire l'abilitazione all'insegnamento a tempo indeterminato;
  • ASSUNZIONE SUBITO DI TUTTI I PRECARI DELLE GAE

Riunione giovedì 15 settembre ore 17:00 a Communia
via dello scalo di S. Lorenzo 33 - Roma
seguiteci su:
Coordinamento precari scuola – Roma http://cps-roma.blogspot.it/

sabato 2 luglio 2016

Solidarieta’ ai maestri messicani

Dal 15 maggio, la Coordinadora Nacional de Trabajadores del Estado (Cnte) di Oaxaca è sul piede di guerra in difesa della scuola pubblica.
Ha realizzato presidi e marce anche nella capitale, appoggiate dalle organizzazioni degli studenti e dei familiari operai e altri settori sociali, colpiti dalle politiche neoliberiste di Henrique Pena Nieto, nonostante la linea dura scelta dalle autorità statali e federali che hanno minacciato di sostituire i docenti in lotta, in alcuni stati lo sciopero ha interessato il 95% degli istituti.
Con il pretesto di “alzare la qualità educativa del paese”, la riforma educativa del 2013, promossa da Pena Nieto, ha imposto la valutazione obbligatoria dei maestri come condizione per l’accesso al lavoro, a un miglior salario e ad avanzamenti di carriera e per la loro permanenza nel sistema educativo. I docenti chiedono, fra l’altro, di derogare a questa disposizione, che ha provocato migliaia di licenziamenti (e 9.000 posti di lavoro sono a rischio).
Anche in Italia, i lavoratori della scuola hanno lottato contro una riforma “sorella” di quella messicana. Il governo dei grandi capitali e del lavoro “usa e getta” ha prodotto la cosiddetta “buona scuola”. A un anno di distanza dall'approvazione della riforma – una vera pugnalata alla democrazia effettuata da un parlamento corrotto in pieno luglio – i movimenti per la scuola rilanciano col referendum e le mobilitazioni in autunno.
Il coordinamento precari scuola di Roma appoggia l’appello delle rivendicazioni dei nostri compagni messicani: no alla privatizzazione del sistema educativo, più
finanziamenti e aumenti salariali. Prima della strage di domenica notte il governo ha cercato in tutti i modi di criminalizzare e fermare la protesta: docenti licenziati, maestri arrestati, manifestazioni caricate violentemente e disperse.
Profonda e’ la solidarieta’ ai familiari dei lavoratori uccisi dallo Stato messicano, ai prigionieri politici, i maestri e le maestre che nonostante tutto continuano a lottare.