giovedì 16 marzo 2017

Comunicato stampa sciopero 17 marzo

Come Coordimanento Precari scuola in questi anni ci simo sempre opposti in diverse forme alla legge 107, con lo stesso spirito rifiutiamo gli 8 decreti attuativi, che nonostante le modifiche delle commissioni, non cambiano l'impianto strutturale dell'intero impianto della 107. Come CPS abbiamo aderito e scioperato #Lottomarzo  giornata dello sciopero globale delle donne, portando questi contenuti nella piazza della formazione, in un momento di crisi da precarie/i non ce la siamo sentite di aderire formalmente allo sciopero del 17 pur condividendone le ragioni. Considerando lo sciopero come strumento di lotta per lavoratrici e lavoratori invitiamo tutte e tutti ad agire come ritengono opportuno in base alla propria coscienza e purtroppo anche in base al proprio portafogli! Ci auguriamo che da domani in poi riprenda la lotta unitaria non solo contro i singoli aspetti della legge 107 e dei decreti ma che metta in crisi l'intero impianto strutturale che tali provvedimenti vogliono dare all'Istruzione nel nostro Paese.

martedì 14 febbraio 2017

L'8 marzo noi scioperiamo!

Come docenti precarie e precari stiamo partecipando al percorso “non una di meno” che dopo la manifestazione del 26 novembre e il confronto nei tavoli del 27, si è posta l'obiettivo della stesura di un piano nazionale contro la violenza di genere e il lancio di una giornata di sciopero per l'8 marzo 2017. Abbiamo deciso di aderire e di sostenere lo sciopero dell'8 marzo per diversi motivi. Prima di tutto riteniamo fondamentale il ruolo della scuola di ogni ordine e grado nel contrasto alla violenza del genere, sia attraverso un'educazione alle differenze, che metta in crisi stereotipi di una cultura ancora sessista e patriarcale sia come luogo in cui riconoscere i segni della violenza subita e/o esercitata. In secondo luogo i comportamenti violenti e le discriminazioni vengono perpetrati spesso a scuola, l'istruzione ha quindi un ruolo centrale nella lotta alla violenza, senza dimenticare che spesso la scuola è l'unica istituzione pubblica che chi subisce violenza può considerare come luogo accogliente e sicuro, anche per ricevere supporto e sostegno. Riteniamo dunque che la didattica di tutte le discipline debba avere un'ottica di genere, dall'educazione a un uso non sessista della lingua italiana, al ruolo delle donne in tutti i campi del sapere, dalla matematica alla filosofia. Per tutti questi motivi come Coordinamento Precari Scuola di Roma abbiamo deciso di scioperare l'8 marzo. Nello stesso mese alcuni sindacati hanno indetto una giornata di sciopero contro le deleghe della legge 107, attualmente al vaglio delle Commissioni parlamentari. La mobilitazione contro la L.107 è giusta e in questi anni come CPS abbiamo provato a contrastarla in tutti i modi, crediamo anzi che l'ottica di genere sia un motivo ulteriore di lotta alla "buona scuola" in un comparto in cui la componente femminile è la maggioranza tra i lavoratori, non è forse "violenza di genere" la questione della mobilità, il blocco contrattuale, il precariato, la chiamata diretta per la quale si è osato chiedere persino la “foto a figura intera”? Nel contesto attuale, riteniamo che per le lavoratrici e i lavoratori sia insostenibile praticare due scioperi a distanza di pochi giorni, chiediamo pertanto ai sindacati che hanno indetto lo sciopero per il 17 marzo di confluire nella data dell'8, inserendo anche la critica alla legge 107 e alle deleghe; nello stesso tempo facciamo appello ai sindacati confederali del mondo della scuola di indire una giornata di sciopero generale per l'8 marzo.

lunedì 13 febbraio 2017

Riunione mercoledì 15 febbraio

La prossima assemblea del  coordinamento precari scuola di Roma è fissata per mercoledì 15 febbraio alle ore 18 presso Communia (via dello scalo di San Lorenzo 33), con il seguente ordine del giorno:
- Resoconto della due giorni di Bologna: percorso non una di meno, incontro con altri gruppi di precari
- sciopero 8 marzo, il nostro contributo nel percorso non una di meno (prossimi appuntamenti)

martedì 17 gennaio 2017

Report assemblea CPS Roma 11/1

Il giorno 11-01-2017 si è riunito il Cps Roma affrontando i seguenti temi all'ordine del giorno:
-adesione all'assemblea degli Autoconvocati delle scuole su scala nazionale, per riprendere la mobilitazione contro la legge n.107, a cui abbiamo deciso di aderire senza esserne i promotori e in cui interverremo aggiornando i colleghi e le colleghe sulla nostra situazione dal punto di vista dei precari/e;
-adesione al percorso https://nonunadimeno. wordpress.com/ ;
-assemblea con il Cps Bologna i primi di Febbraio, da concordare;
-continuare il percorso contro l'art. della l.107 che danneggia coloro che hanno maturato i 36 mesi di supplenza, abbiamo mandato l'ultima sentenza a Mancuso, attendiamo riscontri;
-prossima riunione il giorno 26-01 alle 18.30 a Communia.

La riunione è spostata a data da destinarsi.

venerdì 14 ottobre 2016

Al di là dei proclami, scuola nel caos tra concorsi e ricorsi: facciamo il punto con docenti e avvocati!


Dopo un anno dall'approvazione della cosidetta “Buona scuola”, nonostante i proclami di Renzi e della Ministra Giannini, i problemi della scuola sono tutt'altro che risolti: la supplentite non è stata eliminata, le Gae non sono state esaurite, i vincitori del Concorso non sono stati assunti, i precari delle graduatorie di istituto attendono una chiamata iniziando il conto alla rovescia per i 36 mesi, segreterie e uffici scolastici regionali sono in tilt e non riescono a fare convocazioni sino al termine dell'anno scolastico con studenti costretti a subirne le conseguenze!
Per tutti questi motivi proviamo a fare il punto promuovendo un’iniziativa che mira a far luce sull’annosa questione dei 36 mesi di servizio con contratti a tempo determinato nella scuola pubblica statale. La sentenza della Corte Costituzionale della primavera scorsa, fa precipitare nell’incertezza il futuro professionale di molti docenti e ATA esclusi dal piano assunzionale del Governo Renzi.
Dato per assodato, che i ricorsi non sono la soluzione senza una mobilitazione reale, vogliamo informare e confrontarci con i/le precari/e su un aspetto della buona scuola (limite dei 36 mesi di servizio) che non solo non stabilizza ma potrebbe peggiorare la situazione. Ecco perché abbiamo contattato alcuni legali sensibili alla causa dei lavoratori, per conoscere il quadro giuridico della situazione.
Per tutti coloro che sono rimasti fuori dallo “straordinario piano di assunzioni”: l’intera fascia della scuola dell’infanzia, tutti i docenti che non hanno accettato le condizioni imposte dalla mobilità nazionale, i docenti di seconda e terza fascia d’Istituto, gli Ata.
L'appuntamento è il 27 Ottobre 2016 – ore 18
presso Communia, spazio di mutuo soccorso,
via dello Scalo San Lorenzo, 33
Coordinamento precari scuola – Roma

martedì 20 settembre 2016

Report riunione CPS Roma 15/9

Giovedì 15 settembre si è riunito il Coordinamento Precari Scuola di Roma, la discussione, molto ricca, ha affrontato i seguenti punti:
  • analisi della situazione attuale e sul ruolo del CPS 
  • Relazioni con gli altri gruppi e organizzazioni di precari 
  • Prospettive  per i prossimi mesi, quando la fine delle procedure concorsuali e il caos della mobilità, potrebbero creare uno scenario sul quale è difficile fare previsioni
In merito alla situazione attuale in modo condiviso si è giunti alla conclusione che il contesto attuale è poco roseo per favorire la mobilitazione e/o la presa di coscienza dei precari, che pensano molto alla situazione specifica della loro particolare condizione che a quella più generale. Questo modo di vedere ha reso di fatto inutili i tentativi del CPS Roma che lo scorso hanno, partecipando a mobilitazioni e a 2 assemblee  si è speso per porre le basi di una piccola piattaforma unitaria almeno sui punti comuni; tuttavia gli incontri si sono conclusi con un nulla di fatto, almeno per il momento.
Per questo motivo il ruolo del CPS Roma deve essere, da un lato, quello di rilanciare e mirare ad una piattaforma unitaria con altri precarie e intensificare/migliorare la relazione nel rispetto delle diverse rivendicazioni con gli altri lavoratori e lavoratrici della scuola, come gli autoconvocati, inoltre il CPS mira a fornire gli elementi di una visione politica generale sul mondo della scuola.

L'altro elemento da cui il CPS non può prescindere è l'aspetto vertenziale - rivendicativo, per questo motivo, prevedendo che dopo il concorso, in virtù anche dell'Evanescenza dei posti messi a bando e dell'alto numero di bocciati, una delle questione di maggiore interesse dei precari potrebbe essere la QUESTIONE DEI 36 MESI per questo motivo si organizzerà un MOMENTO DI FORMAZIONE - INFORMAZIONE PUBBLICO chiedendo la consulenza di un gruppo di legali esperti della situazione.
Per riuscire nei due punti sopraelencati il CPS è giunto alla conclusione di alcune cose da migliorare:

  • La comunicazione interna e soprattutto esterna (intensificare la produzione di video - volantini con una grafica accattivante, etc). Per quanto riguarda la comunicazione interna bisogna migliorare l'uso della mailing list e la gestione delle riunioni, dalla prossima assemblea che sarà lanciata con largo anticipo si avrà un odg definito, un'introduzione (10-15 minuti massimo), poi interventi di 5' e infine le conclusioni per trovare una sintesi tra i diversi punti di vista e/o posizioni ed evitare di esprimersi a maggioranza.
  • L'appuntamento di ogni assemblea verrà comunicato almeno 15 giorni prima.
Abbiamo affrontato la questione del NO AL REFERENDUM, auspicando la nascita di un fronte unitario e sociale per il NO, come del resto è uscito nei propositi dell'assemblea nazionale di Napoli del 3-4 settembre, crediamo sia utile portare all'interno di questi luoghi il punto di vista degli insegnanti precari e ci siamo detti aperti a partecipare ai percorsi e a stringere relazioni con i soggetti che si muoveranno su questo fronte da Decide Roma ad Attac a altri Comitati. In virtù di questo abbiamo dato l'adesione all'iniziativa del 21 settembre alle ore  17.45 presso l'Aula Magna del Liceo Morgagni, via Fonteiana 125, Roma , Municipio XII promossa da Attac alla quale parteciperà il costituzionalista prof. Azzariti.
Sosteniamo inoltre la mobilitazione promossa dagli Autoconvocati del 19 settembre - ore 15 a via Pianciani sede USR in merito alla mobilità.

mercoledì 6 luglio 2016

Sono solo anni di precarietà!


Non è l'elettrocardiogramma... o l'indice dei risparmi che non hai...


sono solo anni di precarietà!

sul concorso-porcata (lo avevamo detto.. e la cosa non ci fa sentire meglio!!!!):

Denunciamo:
  1. come si fa ad attribuire un punteggio senza griglie di valutazione?
  2. I ritardi nella pubblicazione del bando;
  3. i ripetuti errori negli elenchi dei candidati: prima inseriti per ordine cronologico, poi in ordine alfabetico, su sedi concorsuali lontane dalla provincia prescelta, addirittura in altre regioni;
  4. il cambiamento delle sedi concorsuali all'ultimo minuto, rendendo impossibile la partecipazione di tutti e tutte;

BASTA GRUPPI FACEBOOK,
LOTTIAMO TUTTI/E UNITI/E!!!
- assunzioni per tutti! I posti ci sono! Abolire la Fornero! Riconoscere le competenze acquisite attraverso il servizio!
  • RIAPRIRE LE GRADUATORIE PROVINCIALI: sono l'unico strumento trasparente e democratico funzionale all'accesso al lavoro;
  • AGGIORNARE LE GRADUATORIE DI III FASCIA: garantiscono il funzionamento delle scuole e l'accesso alle prime esperienze di lavoro a scuola;
  • RICONOSCERE GLI ANNI DI SERVIZIO: sono la vera scuola di formazione del personale, pertanto dopo 36 mesi si deve acquisire l'abilitazione all'insegnamento a tempo indeterminato;
  • ASSUNZIONE SUBITO DI TUTTI I PRECARI DELLE GAE

Riunione giovedì 15 settembre ore 17:00 a Communia
via dello scalo di S. Lorenzo 33 - Roma
seguiteci su:
Coordinamento precari scuola – Roma http://cps-roma.blogspot.it/

sabato 2 luglio 2016

Solidarieta’ ai maestri messicani

Dal 15 maggio, la Coordinadora Nacional de Trabajadores del Estado (Cnte) di Oaxaca è sul piede di guerra in difesa della scuola pubblica.
Ha realizzato presidi e marce anche nella capitale, appoggiate dalle organizzazioni degli studenti e dei familiari operai e altri settori sociali, colpiti dalle politiche neoliberiste di Henrique Pena Nieto, nonostante la linea dura scelta dalle autorità statali e federali che hanno minacciato di sostituire i docenti in lotta, in alcuni stati lo sciopero ha interessato il 95% degli istituti.
Con il pretesto di “alzare la qualità educativa del paese”, la riforma educativa del 2013, promossa da Pena Nieto, ha imposto la valutazione obbligatoria dei maestri come condizione per l’accesso al lavoro, a un miglior salario e ad avanzamenti di carriera e per la loro permanenza nel sistema educativo. I docenti chiedono, fra l’altro, di derogare a questa disposizione, che ha provocato migliaia di licenziamenti (e 9.000 posti di lavoro sono a rischio).
Anche in Italia, i lavoratori della scuola hanno lottato contro una riforma “sorella” di quella messicana. Il governo dei grandi capitali e del lavoro “usa e getta” ha prodotto la cosiddetta “buona scuola”. A un anno di distanza dall'approvazione della riforma – una vera pugnalata alla democrazia effettuata da un parlamento corrotto in pieno luglio – i movimenti per la scuola rilanciano col referendum e le mobilitazioni in autunno.
Il coordinamento precari scuola di Roma appoggia l’appello delle rivendicazioni dei nostri compagni messicani: no alla privatizzazione del sistema educativo, più
finanziamenti e aumenti salariali. Prima della strage di domenica notte il governo ha cercato in tutti i modi di criminalizzare e fermare la protesta: docenti licenziati, maestri arrestati, manifestazioni caricate violentemente e disperse.
Profonda e’ la solidarieta’ ai familiari dei lavoratori uccisi dallo Stato messicano, ai prigionieri politici, i maestri e le maestre che nonostante tutto continuano a lottare.

martedì 17 maggio 2016

Comunicato stampa

Il presidio al Pantheon, promosso dal Coordinamento Precari Scuola di Roma, ha espresso il dissenso dei precari contro la legge 107, mettendo in scena una tombolata contro la falsa meritocrazia del concorso 2016. Una tombolata ironica che ha messo a nudo il gioco d'azzardo a cui sono sottoposti i lavoratori precari dal governo. Il flash-mob si è tenuto alla vigilia della sentenza della Corte Costituzionale che il 17 maggio si pronuncerà sulla annosa questione dei precari con 36 mesi o più di servizio che attendono ancora la stabilizzazione.


giovedì 12 maggio 2016

Uniti contro la precarietà! Azione e mobilitazione


Invito a tutti i lavoratori della scuola e del pubblico impiego
in piazza del Pantheon il 16 maggio dalle ore 16.30
Il 17 maggio la Corte Costituzionale sentenzierà su una delle questioni più spinose della legge 107: il divieto di riassunzione dei precari che hanno superato i 36 mesi di servizio a partire dal 1 settembre del 2016.
La “buona scuola” prevede l’esistenza di una precarietà “a tempo determinato” nata per evitare allo stato di incorrere nelle sanzioni previste dalla sentenza europea del novembre del 2014 che ha segnalato e disposto eventuali sanzioni per l’abuso dei contratti a tempo determinato nella scuola pubblica. Tale disposizione – figlia di anni di lotte dei precari - ha contribuito alla stabilizzazione di chi ha contribuito per anni e decenni allo svolgimento delle attività scolastiche.
La legge prevede che:
A decorrere dal 1º settembre 2016, i contratti di lavoro a tempo determinato stipulati con il personale […] non possono superare la durata complessiva di trentasei mesi, anche non continuativi. Inoltre, il governo ha già previsto un fondo per risarcire i lavoratori che non saranno assunti dopo 36 mesi di servizio.
10 milioni di euro per gli anni 2015 e 2016 per non assumere personale!!!
E' la voce del padrone che dichiara “piuttosto che rispettare la sentenza europea, caro precario, ti licenziamo. Chiaro?”
In pratica, secondo la “buona scuola” del Renzi, un insegnante che insegna da più di tre anni:
o vince il concorso (!) o è fuori dalla scuola. Definitivamente.
Questa norma inserita nel contesto della scuola è semplicemente folle. Verrebbero espulsi migliaia di lavoratori formati e con esperienza.. per evitare di incorrere in altre sanzioni.
La stessa norma, contestualizzata nel mondo del lavoro italiano, è potenzialmente foriera di “metastasi normativo-contrattuali” perché crea un precedente che “a cascata” proietterebbe il mondo del lavoro verso l’instabilità più totale, non più solo contrattuale, ma settoriale. Ciò è particolarmente pericoloso per le migliaia di dipendenti pubblici – di fatto - che vivono di contratti a tempo determinato, rinnovati a ridosso delle scadenze contrattuali.
Da questo si evince l’enorme importanza dell’udienza del 17 maggio per tutti i lavoratori, non solo della scuola, costretti alla più completa precarietà e ad affrontare un concorso da sventolare davanti agli elettori come segno di meritocrazia ed efficienza.

La lotta però, come auspicato tante volte, non può essere la sola azione legale.
Il Coordinamento dei precari delle scuole di Roma scenderà in piazza del Pantheon giorno 16 maggio alla vigilia di una data che potrebbe porre limitare la follia prevista dalla 107 e che potrebbe contribuire al rilancio di vertenze e nuovi diritti per tutto il pubblico impiego.

Invitiamo tutti i lavoratori della scuola e del pubblico impiego a partecipare al presidio del 16/05/2016 al Pantheon a partire dalle ore 16.30. Uniti siamo invincibili!!!!!!!

Coordinamento precari scuola - Roma

sabato 23 aprile 2016

Assemblea 28 aprile

Il Coordinamento precari scuola organizza un'assemblea pubblica il giorno giovedì 28 aprile alle ore 19:00 presso Communia (via dello Scalo di San Lorenzo 33) per organizzare la mobilitazione dei precari il 17 maggio in concomitanza con il pronunciamento della Corte Costituzionale sulla sentenza della Corte di Giustizia Europea in merito alla maturazione del diritto alla stabilizzazione dei lavoratori precari che hanno maturato più di 36 mesi di servizio.

Il corpo e il movimento

di cattivamaestra purple

tattopoli
Titolo dell’Unità Didattica : Il corpo che ascolta e parla. Scuola dell’infanzia. Sezione: coccodrilli.Insegnanti: maestra Elena. Campi di esperienza: il corpo e il movimento.
Destinatari: la sezione “coccodrilli” è eterogena, formata cioè da bambini e bambine di età compresa dai due anni e mezzo ai sei.
Traguardi: maturare esperienze che sviluppano l’autonomia del bambino, la consapevolezza di sé, del proprio corpo e di quello altrui. Lavorare sul potenziale corporeo come strumento di conoscenza, di comunicazione e d’espressione. Riconoscere il proprio corpo, fermo e in movimento, le sue diverse parti, i sensi.
Tempi: tutto il tempo che occorre per i tre anni della scuola dell’infanzia.
Metodologia: attività manuali, sensoriali, creative, tattili, fisiche, quali correre, saltare, strisciare, rotolarsi, sporcarsi, divertirsi, dipingere, modellare, toccare, annusare…
Strumenti e materiali: carta e cartoncini colorati, tessuti di scarto di vario tipo, barattoli, pittura, colori a matita e pennarelli, pastelli a cera, pennelli, decoupage, frottage…
Spazi: classe, palestra, corridoio, giardino. Giardino? …magari! Purtroppo è inagibile.
“Il corpo e il movimento” è uno dei campi di esperienza della programmazione didattica della scuola dell’infanzia. E’ un percorso durante il quale gli alunni prendono coscienza del proprio corpo, imparano a conoscerlo e si esprimono con e mediante esso. I bambini sanno fin dalla nascita che è uno strumento di conoscenza e la scuola dell’infanzia mira a sviluppare l’apprendimento attraverso il corpo in tutte le sue forme. Gli alunni ne riconoscono tutte le parti e le rappresentano anche graficamente, sia in stasi e sia in movimento, ne riconoscono i segnali e i ritmi e quelle relative alle differenze sessuali e di sviluppo. I bambini giocando con il loro corpo si esprimono, si sperimentano, percependo la completezza del proprio sé nella propria fisicità, acquisiscono autonomia e sicurezza emotiva. Controllano l’esecuzione del gesto, hanno cura della propria igiene personale, provano piacere nel muoversi e nei “giochi di movimento”. Sviluppano la coordinazione e la consapevolezza motoria. Speriamo di arrivare sani e salvi alla fine dell’anno scolastico!
Ore 8.00. La maestra Elena apre la classe e accoglie i bambini e le bambine della sezione “coccodrilli”. Sì, perché l’accoglienza è parte integrante della programmazione didattica e dei tempi scolastici degli alunni. Ogni mattina gli allievi e i loro accompagnatori, vengono accolti da un bel “Buon giorno, come va?” e poi i piccoli vengono invitati a prendere un gioco, un vestito per travestirsi, un album, il pongo.
Come tutte le mattine, scelgo una storia da leggere, preparo il materiale per far lavorare i bambini, facciamo colazione, andiamo in bagno. Antonellino si è fatto la cacca sotto: non gli andava di lasciare la sua torre altissima per scappare in bagno e quindi… Chiamiamo la collaboratrice, ma non c’è perché si deve dividere tra la scuola dell’infanzia e le elementari: oggi ci sono solo due collaboratrici, perché le altre due sono malate e non hanno chiamato le supplenti: con la nuova legge sulla scuola, la cosiddetta “Buona scuola”, bisogna prendersi una settimana di malattia per far chiamare la supplente altrimenti… ciccia, ti devi arrangiare!
Allora che facciamo? Panico! Antonellino rimane con la cacca addosso per un po’ aspettando la collaboratrice. Non si lamenta, ha solo vergogna. I compagnetti lo deridono, lui piange, la maestra Elena si adira e li mette nell’angolo del pensiero. L’angolo del pensiero è una sedia posizionata in un angolo della classe dove coloro che fanno sciocchezze vengono messi seduti a pensare, non potendo partecipare all’attività didattica del momento. I bambini vengono invitati a pensare su quello che è accaduto: deridere i compagni non è una cosa giusta, poi il bambino è più piccolo di loro e noi siamo tutti amici. Nel frattempo si sono fatte le dieci, è tardi per fare una storia, alle dodici tutte le attività didattiche devono essere concluse, perché andiamo a mensa.
Quindi cambio di scena e propongo di prendere la manina toccattutto del mondo di tattopoli. Quest’attività è un percorso tattile che prevede varie tipologie di sensazioni: liscio, rigido, soffice, elastico, freddo e caldo. I bambini in piccoli gruppi si passano il libricino di tattopoli, lo sfogliano, lo toccano, lo annusano, lo stropicciano, sentono le sensazioni e sotto la guida deiprompt dell’insegnante, che propone loro di ricordarsi le sensazioni provate, riproducono ciò che ha evocato questa esperienza su un disegno.
– Maestra, c’è puzza di cacca?
Caspita, è Antonellino! Ecco la collaboratrice finalmente. Giacomino e Ziad non sono rimasti a pensare nell’angolo del pensiero, la maestra li ha visti, ma ha fatto finta di niente.
-­­ Mi raccomando non lo fate più e chiedete scusa ad Antonellino, che è più piccolo! Matteo che stai facendo? Vuoi trovare un posto nello spazio della classe?
Matteo ha un “lieve ritardo”, non ha una diagnosi, non è un BES, non è un DSA,e non potrei definirlo io un iperattivo, mica sono un medico. Tutti, anche i genitori stessi, lo definiscono così. In ogni modo, il bimbo ha l’argento vivo addosso, non sta un attimo fermo: corre di qua, corre di là, si rotola a terra, alza le mani sui compagni, prende a calci le maestre, se ne va dalla classe e soprattutto…vuole andare sempre in giardino! Andare in giardino è decisamente l’attività preferita da tutti i bambini.
Comunque tutti ormai hanno toccato e manipolato il libricino toccattutto, e infatti si è rotto. La maestra distribuisce i fogli, i bambini aiutanti (a turno tutti i bimbi aiutano l’insegnante) distribuiscono i materiali per disegnare, colorare e dipingere. Calpurnia e Sara litigano per la collanina di una delle due:
– Non si possono portare giochi da casa, quindi o ci giocate insieme oppure Sara rimettila nello zainetto. E poi questa è una scuola non una sfilata di moda!
Sara è stressatissima per il suo aspetto fisico, ci tiene molto all’immagine di sé, anche troppo per essere una bimba di cinque anni: si preoccupa già di non ingrassare, è sempre impeccabile. Come la madre.
– Ziad, perché non stai disegnando?
– Non c’ho voglia mae’. Andiamo in giardino?
Sono un’insegnante supplente da dieci anni, ho cambiato moltissime scuole e sono davvero tante quelle in cui il giardino è inagibile e, se si tiene presente che la palestra è disponibile a rotazione con le altre classi solo una volta a settimana per un’ora, è chiaro che tenere ventisette bambini in un’aula non è proprio come seguire il copione delle Indicazioni nazionali. Dicono infatti che dobbiamo favorire l’esperienza diretta e il gioco:  Muoversi è il primo fattore di apprendimento: cercare, scoprire, giocare, saltare, correre a scuola è fonte di benessere e di equilibrio psico-fisico”. Gli insegnanti dell’infanzia sono tenuti a spronare esperienze volte a valorizzare la creatività, la curiosità e l’esplorazione, la cura di sé e del proprio corpo. La scuola dell’infanzia mira anche ad affinare le capacità percettive e di conoscenza degli oggetti, l’orientarsi negli spazi, l’esprimersi con l’immaginazione. Le attività informali, di routine e di vita quotidiana, la vita e i giochi all’aperto sono obiettivi altrettanto importanti di questo segmento sconosciuto, purtroppo, alla scuola statale italiana. Chissà poi perché tutto d’un tratto questi bambini si “adultizzano”, già alle elementari. Alle medie questo passaggio è ancora più netto e non dovrebbero più aver bisogno di conoscere tramite l’esperienza sensoriale. Perché devono imparare ad avere una porta della conoscenza per poi dimenticarsene subito?
– Matteo, ma che stai facendo?
Mi accorgo che Matteo sta girando su se stesso con le braccia allargate come una trottolina.
– Mae’ sto facendo quello che mi hai detto tu, trovo un posto nello spazio! 

sabato 2 aprile 2016

La cattiva coscienza del governo e la necessità della ripresa del movimento


Appello per uno sciopero unitario dei precari a favore del superamento del comma 131 della L 107 – quello che obbliga a non assumere più il personale che ha superato i 36 mesi di servizio – contro lo stravolgimento del testo unico di reclutamento, per il diritto al lavoro, la continuità didattica, l'assunzione di tutti i precari, la promozione con le lotte dei quesiti referendari e la pressione politica per una sentenza a favore del mondo del lavoro da parte della Corte Costituzionale il 17 maggio 2016.
Governo e giudici devono sentirci!

Il governo aveva già messo in preventivo la sconfitta. In seguito alla sentenza della Corte europea e alle conseguenti assunzioni più acclamante della storia, il governo ha sancito che:
è istituito un fondo per i pagamenti in esecuzione di provvedimenti giurisdizionali aventi ad oggetto il risarcimento dei danni conseguenti alla reiterazione di contratti a termine per una durata complessiva superiore a trentasei mesi, anche non continuativi, su posti vacanti e disponibili, con la dotazione di euro 10 milioni per ciascuno degli anni 2015 e 2016 […]
In pratica, Renzi e i suoi sono disposti a bruciare il denaro – pubblico - in sanzioni piuttosto che stabilizzarci. Sono disposti a privare la scuola della parte più giovane, titolata, disponibile. Inoltre, attraverso la L 107 viene sancita la non rinnovabilità dei contratti ai precari storici:
A decorrere dal 1º settembre 2016, i contratti di lavoro a tempo determinato stipulati con il personale […] non possono superare la durata complessiva di trentasei mesi, anche non continuativi.
E' la voce del padrone che dichiara “piuttosto che rispettare la sentenza europea, caro precario, ti licenziamo. Chiaro?”. E la condizione di noi precari della scuola statale assomiglia sempre più a quella delle maestre delle scuole comunali licenziate dai tagli imposti dall'austerità europea al Comune di Roma.
Queste misure di fatto sanciscono la volontà governativa di “ammazzare i precari”, snellire le affollate graduatorie figlie licenziando di fatto! Ribadiamo la necessità del rilancio della graduatoria quale strumento di accesso al lavoro.
Il governo vuole uscire dal tunnel dei numeri della precarietà che grava su tutta la scuola attraverso il taglio degli aventi diritto ad un posto di lavoro che – molto spesso – è quello su cui si sta lavorando in quest'anno scolastico. Tutto questo mentre ci si prepara ad un concorso truffa e umiliante che mette a disposizione solo i posti resi disponibili con i penzionamenti e che non corrisponde al reale fabbisogno delle scuole, sul ruolo dei docenti di potenziamento, sulle conseguenze della nuova mobilità del personale di ruolo, sull'espulsione - per legge - di un numero elevatissimo di lavoratori che hanno maturato il diritto alla stabilizzazione come stabilito dalla Corte di giustizia europea nel novembre 2014.
Inoltre, questa misura imposta al mondo della scuola, si delinea come un modello da imporre a tutto il mondo dell'amministrazione pubblica con le disastrose conseguenze sul piano occupazionale, della qualità del servizio e della reale cittadinanza dell'individuo nel suo posto di lavoro. In pratica, il passaggio degradante dalla condizione di lavoratore, a quella di operatore chiamato quando serve, senza continuità e conseguenze legali future. Una precarietà nella precarietà e senza continuità!

Dopo un anno di gelo – politico, sindacale, culturale - sulla primavera del mondo della scuola esplosa un anno fa, chiediamo a tutti di fare un serio bilancio su quanto in pochi mesi i lavoratori della scuola hanno perso.
A tutto ciò, va aggiunta l'inquietante questione delle deleghe al governo che gravano come una spada di Damocle su un mondo della scuola che vuole uscire dal baratro economico, contrattuale, qualitativo e soprattutto democratico attraverso la raccolta firme di una campagna referendaria. Che da sola, non basta.
Consideriamo molto importante per il mondo del lavoro la data del 17 maggio 2016 quando la Corte Costituzionale è chiamata a sentenziare sulla questione posta dalla Corte di giustizia europea in merito alla maturazione del diritto alla stabilizzazione dei lavoratori precari che hanno maturato più di 36 mesi di servizio. Tutto il mondo del lavoro, non solo noi precari della scuola, sono i diretti interessati di tale sentenza. Siamo convinti che tale evento vada sostenuto con un'iniziativa forte che rilanci la lotta nelle scuole e nel paese sulle questioni riguardanti la democrazia, i diritti dei lavoratori, la difesa della scuola pubblica: una ripresa della mobilitazione unitaria che potrebbe culminare in uno sciopero da effettuare in coincidenza col pronunciamento della Corte Costituzionale il prossimo 17 maggio.
Vi chiediamo un aiuto: questa è una chiamata per una ripresa della mobilitazione da costruire tutti insieme – lavoratori, movimenti e organizzazioni sindacali – che ponga tre grandi questioni: la democrazia, i diritti del lavoro, e la difesa della scuola pubblica.

Coordinamento precari scuola Roma

sabato 13 febbraio 2016

No al concorso, riapertura delle graduatorie per tutti i precar


NO AL CONCORSO!
RIAPERTURA DELLE GRADUATORIE PER TUTTI I PRECARI!!!!!

Siamo ormai alle porte dell'imminente uscita del bando di concorso per insegnanti, il quale apre una grossa disparità tra le varie categorie di insegnanti precari ed aspiranti insegnanti.
I primi, abilitati con i vecchi concorsi ordinari e/o percorsi abilitanti previsti dalla legge e/o che lavorano da anni nella scuola, non sono stati ancora assunti.
I secondi sono esclusi a priori da questo concorso, perché la scelta politica è di togliere valore alle attuali lauree per l'accesso all'insegnamento .
Tanti sono, anche coloro che svolgono supplenze nelle scuole ma che non sono abilitati.
Circa 200000 precari sono rimasti fuori dal piano straordinario di assunzione della "Buona scuola" che, se non vinceranno o entreranno nel 10% degli idonei di questo futuro concorso, rimarranno precari a vita nella migliore delle ipotesi...oppure saranno licenziati in massa?
I 63mila posti del concorso coprono a malapena il turn over triennale, che fine faranno tutti gli altri 140mila precari?????
Di fatto, nonostante il consueto fumo negli occhi venduto dal governo Renzi, nessuna nuova assunzione sui posti attualmente vacanti ricoperti dal personale precario.
Come coordinamento precari scuola ribadiamo:
  • chi lavora da almeno 3 anni nella scuola pubblica (come sentenziato dall'UE);
  • chi è idoneo ai concorsi degli anni precedenti;
  • chi è in possesso di un'abilitazione;
deve essere immesso in graduatoria ad esaurimento e progressivamente assunto!
Chiediamo la luna????
O il governo ancora una volta “gira lo spot” del concorso sulla nostra pelle?
È estremamente grave ed ingiusto, inoltre, che si bandiscano posti nella scuola dell'infanzia, quando circa 25000 docenti già presenti in GAE sono ancora in attesa di essere assunti in quel grado di scuola. La legge 107, infatti non ha previsto assunzioni nella classe di concorso infanzia AAAA, che di fatto è ancora piena.
Denunciamo, infine, il fatto che con le nuove forme di reclutamento è già in atto - vedi la mobilità - un forte peggioramento contrattuale della nostra categoria.
Le soluzioni alle necessità di personale nella scuola pubblica e al precariato non sono nuovi concorsi, ma il ritiro dei tagli della Gelmini e della riforma Fornero, con la conseguente assunzione di coloro che da anni lavorano nelle scuole.
Coordinamento Precari Scuola - Roma


Pagina FB: Precari-Scuola-Roma-Coordinamento-CPS
http://cps-roma.blogspot.it/ movimentoinsegnantiprecari@gmail.com

lunedì 18 gennaio 2016

Comunicato presidio 14 gennaio

Il 14 gennaio 2016 il coordinamento precari scuole di Roma ha tenuto un presidio davanti alla Direzione provinciale del tesoro di Roma.
L'obiettivo è stato quello di mettere in luce il mancato pagamento dello stipendio di ben trenta mila lavoratori della scuola. Ma anche la certezza dei finanziamenti futuri alle supplenze.
Al di là della tendenza al rimpallo delle responsabilità tra miur scuole e mef che in un primo momento ha reso difficile la comunicazione - scrive il coordinamento - restano confermate dalla discussione con i funzionari dell'ufficio tecnico, la sottostima sulle previsioni di bilancio sia per le supplenze brevi che annuali, la non chiarezza sulle ultime emissioni straordinarie e sui capitoli di spesa che sono stati stornati. Altrettanta poca chiarezza sulle prossime regolarità stipendiali.
La responsabile dato rassicurazioni sulla sistemazione degli ultimi neo assunti facendo emergere che anche su questi è stato difficile regolarizzare stipendi e contratti: inizialmente hanno parlato di poche decine di situazioni ancora da regolarizzare su Roma e provincia, ma si riferiscono a circa 8675 contratti nazionali su soli 23940 tempi indeterminati di cui il mef si è fatto carico a partire dall'11 dicembre.
Non sono stati in grado di fornire altrettanti dati sui contratti fino al 30 giugno e su posto vacante, lasciandoci con un probabilmente sarà tutto pagato e negando, inoltre, ogni possibilità per loro di fare previsioni su supplenze brevi e saltuarie.
L'ultima emissione, relativa al periodo settembre-dicembre è stata effettuata e si potrà visualizzare il 19 gennaio.
Il governo ha assunto migliaia di docenti senza avere i fondi necessari, conclude il Coordinamento, Se non arriveranno gli stipendi regolarmente per TUTTI, organizzeremo un altro presidio ma stavolta presso il diretto responsabile di questo pasticcio: il MIUR! Miur e governo devono rifinanziare la scuola pubblica!